Test Drive: a spasso con il Suzuki V Strom 1000

26/08/2016

Ecco il reportage effettuato dal nostro responsabile del punto vendita di Thiene, esperto centauro, Matteo Aramini. Nel suo racconto dalle tinte colorate e decise, pennellate ad olio motore, per la descrizione della moto Suzuki.
Buona lettura.

 

Come al solito la mia vanagloria mi spinge verso incarichi, compiti e mansioni che non mi competono e quindi, eccomi ancora qui a giudicare il lavoro di altri, a valutare risultati raggiunti o mancati, praticamente a sputare sentenze; questa volta in sella ad una moto moderna, di serie e del segmento più venduto in questi anni, quello delle maxi-enduro stradali.

 

Suzuki V-Strom 1000 Abs si chiama ed è la risposta (intelligente) di Suzuki per tutti i motociclisti che pur desiderando un mezzo prevalentemente stradale preferiscono l’impostazione di guida e la versatilità di una grossa “Enduro”. Questo modello che negli anni passati ha avuto il suo grande successo con la versione di 650cc sembra sia arrivato alla completa maturità anche per la sua cubatura maggiore, il 1000; nel mio giudizio questa parola, “maturità” si ha quando caratteristiche tecniche, estetica e prestazioni si amalgamano bene tra loro e formano un tutt’uno indistinguibile ed equilibrato tra le sue parti, ecco il V-Strom 1000 Abs è certamente una moto equilibrata.

 

Possiamo senza timore partire pure dal prezzo, questi 12.490,00 Euro che per un mezzo di questo genere sono veramente “il giusto” (se non addirittura “poco”), cifra che prevede però anche ulteriori vantaggi sia sul sistema di pagamento che sull’acquisto di accessori ed allestimenti, promozioni molto interessanti e convenienti. Indubbiamente la moto con paramani, paramotore e bauletti acquista, oltre ad una praticità maggiore, un fascino da “long-tourer incontestabile. Come vedete ho tralasciato i faretti tra gli accessori perché mi fanno troppo #partoperildeserto #mamifermoajesolo ….. 

 

Appena saliti la sensazione è ottima, forse la sella di serie è di qualche cm troppo alta (si può abbassare e/o ribassare), ma nel complesso le misure della triangolazione sella-manubrio-pedane è più che buona e consente confort e mobilità buoni anche nel caso di guida in piedi. Il manubrio sottile e largo unitamente al paravento trasparente permette una manovrabilità chiara e decisa, non mette in difficoltà nelle manovre da fermo nè tantomeno in movimento; un piccolo neo forse il ridotto raggio di sterzo, che nei parcheggi o nelle inversioni sulle strette stradine di montagna fa assomigliare il V-Strom più ad una moto stradale che ad una grossa endurona. Spazio adeguato e confortevole anche per il passeggero (in questo caso se passeggera il potentissimo freno anteriore vi aiuterà molto nel farle trovare il “migliore appoggio al seno" ;-) ), il portapacchi posteriore con maniglie aiuta di molto la stabilità della tipa e comunque anche le pedane sono alla giusta altezza, tale da non far piegare troppo le ginocchia e rendere il viaggio piacevole. La moto esce con gomme Bridgestone che devo dire si sono rivelate fantastiche sia sull’asciutto che su strada bagnata.

 

Night & Day. Sì, proprio così, questa moto ha 2 differenti personalità: quella diurna tranquilla, paciosa, macinatrice di chilometri a 3000 giri, adatta ai “ragionieri” dei viaggi ed a chi vuole il massimo relax e quella invece notturna fatta di spari, sgommate, pieghe assassine, fuorigiri, insomma la guida preferita dai rapinatori (e dal vostro inadeguato tester!). Si marcia veramente tranquilli fino ai 5000 giri, il motore si fa apprezzare proprio per la sua rotondità ai bassi, si sale anche in montagna pennellando le curve senza mai forzare, bello, rotondo, progressivo, pronto; i sorpassi non sono mai un problema, come d’altra parte anche le “vasche” in centro con una sola mano al manubrio. Ecco qui l’anima viaggiatrice di questo V-Strom 1000 Suzuki Abs, moto adattissima per girare il mondo, per fare viaggi in totale sicurezza e comfort, però…… però…. però se una volta scaricate borsebauli, tendeesacchipelo, armiebagagli, vi prende la fissa di fare il tempone, la pole position beh… buon divertimento!! Nella modalità Night (attenzione: non ci sono mappature in questa moto, solo due differenti livelli di Traction Control) esce tutta l’esperienza di Suzuki nelle moto sportive stradali: sopra i 5000 il canto del terminale (optional anche uno scarico Yoshimura!!) cambia completamente e la lancetta del contagiri impazzisce in una giostra vorticosa e continua di su e giù. Devo dire la verità che è qui che mi sono più divertito, sospensioni regolate Hard, casco sotto al paravento e manopola del gas impugnata più avanti (con quel gesto che solo i motociclisti veri conoscono): paura!!! Mentre sverniciavo un F 800 GS di Bmw mi sono trovato senza rendermene conto ai 185 km/h, una velocità assurda raggiunta in pochissimi metri, ma la sorpresa più grande è stata l’assoluta stabilità e neutralità della moto che era perfettamente a proprio agio. Non sto a descrivere invece le sensazioni e le emozioni provate sulle strade di montagna dove dopo la piega (si piega eccome!!) una manata di gas mi sparava all’altro tornante, dove l’Abs mi salvava e mi permetteva di fare la curva, da dove uscivo come tirato da una fionda enorme lanciato alla piega successiva; mi sembrava di essere un bambino sulla giostra, mi veniva tutto facile e la mia ombra proiettata sull’asfalto sembrava quella di Guy Martin mentre affronta la salita al Mountain. Dentro al casco era tutta una continua risata, e rimanevo sorpreso, curva dopo curva, piega dopo piega, sparo dopo sparo, di come questa moto potesse regalare emozioni simili a chiunque avesse quel pizzico di coraggio per aprire il gas. Sinceramente vi dico che non avrei mai pensato che il V-Strom 1000 (effettivi 1.083cc) di Suzuki andasse così tanto, avesse una ciclistica così precisa e sicura, e frenasse così bene. La moto si inserisce in curva con naturalezza, rimane sempre neutra ed è evidente come ad ogni azione del pilota risponda in tempo reale la reazione della moto. I freni meritano una pecisazione: il doppio disco anteriore è un portento ed usato assieme al freno posteriore garantisce una frenata breve, sicura e mai scomposta. Risulta però, alle alte velocità, troppo incisivo, forse troppo poco modulabile, probabilmente è un mio problema, ma non mi piace sentire la forcella che affonda appena tocco la leva dell’anteriore magari ai 150 km/h.

 

E come va in off-road il V-Strom? Sapete che piacerebbe saperlo anche a me…. Vi dico la verità, più di fare un breve sterrato non me la sono proprio sentita. No, perché ho sempre desiderato avere 100 cavalli buoni sotto al culo in fuoristrada, ma averli su di una Demo-bike consegnatami nuova di pacca, con appena 70 km, tutta lucida e perfetta…..beh, visti anche i miei (disastrosi) precedenti in off ho preferito lasciar perdere. Logico però pensare che V-Strom non è nato per l’off-road cattivo e le sensazioni che io ho avuto su di una strada bianca di montagna sono state quelle recepite anche su asfalto: mezzo sincero con buonissime possibilità, credo che il suo più grande pregio sia proprio quello di non mettere mai in difficoltà il pilota.

 

In fine devo anche dirlo, è d’altra parte naturale che si paragoni V-Strom 1000 Abs al più conosciuto R1200GS di Bmw, ecco diciamo che sono 2 moto diverse, ma più per immagine che non per sostanza o destinazione d’uso. Sì perché sia con un mezzo che con l’altro possiamo affrontare lunghi viaggi, sia con GS che con V-Strom abbiamo prestazioni eccellenti su asfalto e sia Suzuki che Bmw possono destreggiarsi in un off leggero; dove sta quindi la differenza? Certamente nell’immagine, V-Strom 1000 Abs non ha il fascino di 30 anni di storia come GS, sicuramente andare all’aperitivo in centro a Verona  (Ah, la mia Verona…) con Suzuki è diverso che presentarsi in sella a Bmw, se poi ha i faretti è il top. Anche rimorchiare una gran gnocca può essere diverso tra il farlo in GS o con V-Strom (per me risultato sempre uguale: non-si-batte-chiodo), ma vi chiedo: quanti soldi in più siete disposti a pagare la vostra moto per avere tutta questa immagine? Ci stanno 6/7.000 Euro?  Fatevi bene i vostri conti e scoprirete come la sostanza valga di più, molto di più, di qualsiasi immagine. Anche con le gran gnocche.

Matteo “Hurricane” Aramini

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